Cosa farai da grande e come vorresti farlo?
Cosa farai da grande e come vorresti farlo?
Il valore delle emozioni
A ognuno di noi sarà di certo capitato, ai tempi delle elementari durante lunghi pranzi e cene con famiglia e amici, di ricevere una domanda importante (quasi d’obbligo direi) che in una manciata di secondi ci facesse fare un balzo nel futuro…
“Cosa vorresti fare da grande?”
È una domanda seria e impegnativa nonostante venga posta in contesti giocosi e di festa, forse anche troppo difficile per i più piccoli, eppure le risposte arrivano copiose, a volte certe e convinte altre volte indecise e timorose. Ma mi piace pensare che guardandosi indietro, ogni adulto possa ritrovare in quell’immagine i sogni e i progetti da cui è partito o a cui è arrivato.
“Da grande” infatti è un’espressione complicata da definire, ma la risposta spesso timorosa e quasi sottovoce, veniva accolta con emozione e piacere soprattutto (siamo sinceri) se la professione era quella sognata e sperata dalla famiglia.
Io ovviamente non ho fatto eccezione e sapevo che avrei dovuto studiare e imparare a fare nel migliore dei modi ciò che sognavo.
Sono nata negli anni ’80, quindi prima degli smartphone, dei social, prima degli influencer e prima delle più svariate professioni moderne adattate al mondo che cambia e si evolve, quando alla domanda “cosa vorresti da grande?” si rispondeva con “la ballerina”, “il medico”, “l’avvocato”, “la maestra”.
E sono nata da genitori molto giovani che credevano nelle tradizioni ma proiettati nel futuro e che per me e mia sorella avevano progettato e non ipotizzato, un futuro di studi e conoscenza, di esperienze e soprattutto autonomia, in particolare quella intellettiva.
Cresciuta quindi per sognare in grande ma con la certezza che ogni traguardo avrei dovuto meditarlo e meritarlo.
Forse oggi non ricordo nel dettaglio tutte le professioni con cui ho risposto alla “famosa domanda” ma ripensando ai giochi fatti più o meno da ogni bambina, chi in effetti non ha mai organizzato il matrimonio della Barbie o costretto l’amica, la sorella o il fratello a indossare un velo misto tenda e usato il giardino come location per la festa?!
E si, nonostante io non amassi troppo il mondo delle bambole, l’ho fatto anche io, ignara che un giorno questo sarebbe stato il mio sogno realizzato…
Ricordo bene però quanto già da piccola mi piacesse accumulare quaderni, matite colorate e libri, passione che tuttora mi coinvolge e travolge, sfogliare e scrutare le riviste di casa e di moda che mia madre acquistava sistematicamente, tanto che i miei studi universitari e post hanno inevitabilmente ruotato proprio intorno a questi argomenti.
Probabilmente ho imparato da mia madre la cura dei dettagli, l’organizzazione e con il tempo ho capito che il piacere e l’emozione di vedere un lavoro ben fatto e soprattutto la reazione soddisfatta ed emozionata di qualcuno, sia un gran bel regalo.
Per cui se tornassi indietro nel tempo a quando ero bambina, forse alla domanda “cosa farai da grande” risponderei con tutto ciò che ho fatto realmente, studi ed esperienze lavorative e di vita comprese, poiché tutto questo unito alle mie attitudini, passioni e valori mi hanno portata a questo progetto e soprattutto a emozionarmi per le emozioni degli altri.
Per sapere quanto io abbia realizzato di quel sogno di bambina, basterà seguire i miei lavori sui social!
Capirai cosa posso fare pere te!